Una scuola “diversa” a Lamezia Terme

scuola don milani lamezia terme


A chi mi chiede dove insegno rispondo sempre allo stesso modo: “ in una scuola diversa”.  Già, perché ci sono moltissime scuole una uguale all’altra e pochissime scuole diverse. E la “Don Milani” di Lamezia Terme è senza dubbio una scuola diversa, una scuola particolare che, proprio per la sua diversità, divide e spaventa. La si ama o la si odia.

Io la amo perché è la MIA scuola, nel senso che la sento come qualcosa che mi appartiene e sento di appartenere a lei. La amo perché è una scuola diversa.

E’ una scuola diversa perché il nome di Don Milani non rappresenta solo una targa posta all’ingresso dell’edificio, ma rispecchia un modo di insegnare e di pensare.

 

E’ una scuola diversa perché condividono la stessa classe, gli stessi spazi e le stesse esperienze bambini di ogni estrazione sociale.

 

E’ una scuola diversa perché accoglie e include bambini di etnia Rom, bambini rumeni, siriani, marocchini, vietnamiti e li considera una ricchezza.

 

E’ una scuola diversa perché ogni bambino è IL bambino attorno a cui si costruisce l’intero progetto educativo.

 

E’ una scuola diversa perché i bambini entrano ed escono da scuola senza zaino, che portano a casa solo nel week end.

 

E’ una scuola  diversa perché non c’è un libro di testo in modo che ogni bambino possa costruire il proprio.

 

E’ una scuola diversa perché fondata sul motto milaniano I CARE per cui prima di ogni cosa viene il benessere e la serenità del bambino, prima ancora della didattica.

 

E’ una scuola diversa perché fornisce a  chi la frequenta non nozioni e conoscenze, ma competenze e capacità critiche.

 

E’ una scuola particolare perché sono bandite merendine preconfezionate e i bambini a merenda mangiano la frutta.

 

E’ una scuola particolare perché insegna ai bambini l’importanza del rispetto dell’ambiente e lo fa praticamente limitando l’uso della plastica: insegnanti e bambini, infatti, bevono nel proprio bicchiere l’acqua del rubinetto con cui viene riempita una caraffa.

 

E’ un a scuola particolare perché ogni classe ha una propria biblioteca, piena di libri che i bambini possono sfogliare, leggere nei momenti di relax e portare liberamente a casa.

 

E’ una scuola particolare perché guidata da un corpo docente che ha scelto questo lavoro per vocazione e che considera suoi tutti i bambini dell’istituto.

 

E’ una scuola particolare perché combatte con le armi a propria disposizione per riottenere l’autonomia che garantirebbe di salvaguardare la propria identità, la propria missione.

 

E’ una scuola particolare perché i bambini si “sporcano” le mani usando pennelli,  pigiando uva, impastando pane, sfornando dolci.

 

E’ una scuola particolare perché i genitori partecipano attivamente ad ogni iniziativa e giornalmente danno il loro contributo al suo buon funzionamento.

 

E’ una scuola perfetta? No, certo che no! Come tutte le scuole ha delle problematiche ma la collaborazione, la coesione tra docenti e la condivisione degli stessi ideali la rende speciale.

Ed io sono orgogliosa di insegnare in una scuola così speciale.

 

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