Un viaggio lungo una vita

Spesso nel mio blog ho pubblicato articoli per raccontarvi un’esperienza, una sensazione o una scoperta legata ad un mio viaggio. Ebbene lo farò anche oggi e vorrei portarvi con me. Si tratta di un viaggio straordinario, unico e che nessun uomo potrà mai capire. Un viaggio che, alcuni definiscono lungo nove mesi, ma che secondo me è lungo una vita.

Parlo della gravidanza, perché se è vero che il periodo di gestazione dura nove mesi, è altrettanto vero l’essere mamma non ha scadenza.

Sull’argomento potrei scrivere un intero libro, ma oggi voglio soffermarmi sulla prima tappa di questo lungo viaggio:

la caccia alla cicogna.

Nella vita di tutti, uomini, donne, coppie etero o omosessuali, single, arriva il momento in cui si desidera diventare genitori. Io ho sempre amato i bambini, ma fino ad una certa età amavo quelli degli altri.

Trovavo divertente giocare con loro, coccolarli, portarli a spasso, ma trovavo altrettanto comodo restituirli ai rispettivi genitori quando ero stanca o i loro pianti/capricci diventavano ingestibili.

Insomma mi piaceva godere dell’aspetto migliore dell’avere a che fare con i bambini e lasciavo agli altri il “lavoro sporco”, quello più difficile.

Ad un certo punto però questo non mi è bastato più ed è cresciuto in me quello che viene definito istinto materno.

Chiaramente non tutti i nostri desideri possono essere realizzati nel momento in cui si presentano e così ho soffocato questo mio desiderio aspettando tempi migliori. Ma lasciate che vi dica una cosa:

non aspettate il momento giusto, perché uno per diventare genitori proprio non c’è.

Ci sarà sempre qualche fattore che frenerà il vostro desiderio: l’età, il lavoro instabile, la paura di perdere il lavoro per un’eventuale gravidanza, la casa troppo piccola e altri mille.  Se dentro di voi sentite il desiderio di stringere tra le braccia un bambino, se non vi sentite complete come donne, se non vi basta più la vita a due allora buttatevi.

Per fare un figlio occorre sicuramente una piccola stabilità economica, ma soprattutto bisogna ascoltare il cuore.

Quando io e mio marito abbiamo deciso di avere un bambino, ho iniziato a leggere forum di future mamme per confrontarmi con altre donne, con altre esperienze. In realtà sono sempre rimasta nell’ombra ma ho letto tutto, forse troppo. Sì, perché ho letto delle storie, a mio avviso assurde, storie degne di un film tragi-comico.

Tipo storie di poveri mariti che, nel bel mezzo di una riunione di lavoro, sono stati chiamati ad assolvere il loro dovere coniugale perché il momento era propizio, la temperatura basale giusta, la congiuntura astrale favorevole e non so cos’altro…

La mia storia, ovviamente, non è quella di tutte le donne. Sono stata fortunata perché sono rimasta incinta praticamente subito, ma credo che per dare la caccia alla tanto agognata cicogna non si debba incorrere in errori grossolani come quello di considerare gli “incontri” col proprio uomo mera ginnastica finalizzata al concepimento. Non bisogna farli sentire dei meri strumenti con cui raggiungere il nostro scopo. A questo punto qualcuna storcerà il naso, lo so. Certo, si decide in due di diventare genitori, ma siamo sincere, generalmente siamo noi donne che convinciamo il nostro uomo. Già, perché

noi donne abbiamo un cuore così grande da essere capaci ad amare il nostro pargolo prima ancora di concepirlo.

Gli uomini sono più pragmatici e ci mettono di più, se ne innamorano solo dopo averlo conosciuto.

Ma sapete qual è il vero dramma del periodo di caccia alla cicogna? Croce e delizia di tutte noi donne? Il test di gravidanza….ma di questo ne parleremo un’altra volta.

 

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